Ordine Lazio: i retroscena sulla quota 2019

Quest’anno abbiamo ridotto la quota di iscrizione all’Ordine Lazio al minimo consentito (150 Euro) e abbiamo concesso la riduzione del 50% agli iscritti dei primi 3 anni (75 Euro). Alcuni si sono complimentati per il lavoro svolto, altri si domandano il motivo di tale “discriminazione”. In particolare, questi ultimi si chiedono perchè non vi sia stata una maggiore riduzione per tutti, anzichè privilegiare così tanto i neo-iscritti. In effetti, con la stessa somma, avremmo potuto ridurre la quota a 140 Euro per tutti, ma la decisione purtroppo non spetta all’Ordine regionale.


Per capire il senso di ciò che sto scrivendo, bisogna chiarire innanzitutto chi è il decisore della scelta politica che privilegia lo sconto ai neo-iscritti piuttosto che agevolare tutti con una riduzione complessiva della quota.
La legge 56/89 dispone che l’importo della quota sia stabilito dal Consiglio Nazionale (CNOP), il quale invece di stabilire un importo unico per tutti, lascia ai Consigli Regionali la facoltà di scegliere all’interno di una forbice che va dai 150 ai 180 Euro, consentendo poi la possibilità di ridurre la quota del 50% agli iscritti dei primi 3 anni.
Chiaramente questa è una scelta politica, tanto più che qualche anno fa la forbice andava dai 140 ai 180 Euro ed è stata volontariamente aumentata dal Consiglio Nazionale. Si poteva infatti scegliere di favorire i pensionati, riducendo la loro quota, oppure gli iscritti che hanno, o non hanno, la partita iva, o ancora gli iscritti che risultano dipendenti pubblici, o i docenti universitari. Insomma le possibilità erano numerose tra tutti coloro che hanno, o non hanno, una certa caratteristica. Oppure si poteva anche scegliere di ridurre la quota per TUTTI… Il Consiglio Nazionale (CNOP) ha scelto così.
Come Ordine Lazio quindi potevamo scegliere di non fare riduzioni e incassare più quote, oppure aderire e ridurre la quota degli iscritti dei primi tre anni. Abbiamo scelto questa seconda ipotesi e lo abbiamo fatto perchè dopo diversi anni in cui abbiamo lavorato sul bilancio, siamo finalmente arrivati ad un punto di equilibrio tra Entrate e Uscite. La seria e rigorosa azione di recupero delle morosità ha inoltre portato i frutti sperati e oggi il nostro bilancio ci consente di ridurre al minimo tutti gli oneri per gli iscritti.
Questo importante lavoro non è però stato fatto da tutti gli Ordini Regionali e i bilanci risultano ancora in molti casi assolutamente approssimativi.
A fine anno però si voterà in tutte le Regioni e se la maggioranza dei colleghi esprimerà la propria preferenza per AltraPsicologia, oltre ad evitare l’imbarazzo dell’essere rappresentanti da soggetti perlopiù inadeguati, molto probabilmente ci sarà spazio e modo per esportare il modello dell’Ordine Lazio agli altri Ordini e ridurre ulteriormente la quota a tutti gli iscritti nelle diverse Regioni.

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