AltraPsicologia all’ENPAP: il capitale degli psicologi aumenta di 60 mln di Euro in un anno

Con questo articolo inauguro ufficialmente la rubrica sul rendimento degli investimenti dell’ente ENPAP con l’obiettivo di aggiornarti sull’andamento dei titoli presenti nel portafoglio del nostro Ente previdenziale. Faccio una doverosa premessa dicendo che ciò è oggi possibile grazie all’operazione trasparenza messa in atto dal nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente, che ha finalmente dato mandato agli uffici dell’Ente di aggiornare trimestralmente il Consiglio di Indirizzo, all’interno del quale siedo come rappresentate degli psicologi del Centro Italia, circa l’andamento degli investimenti. Una cosa mai avvenuta in passato.

Già in campagna elettorale mi ero occupato dettagliatamente della situazione del portafoglio, denunciando la perdita potenziale di -32 mln di Euro a fine 2011 non iscritta a bilancio dalla precedente gestione. La situazione ad oggi è radicalmente cambiata, e in data 23 giugno 2014, ad un anno dall’insediamento di AltraPsicologia, siamo passati, da una perdita potenziale, ad un potenziale guadagno di +60,5 mln di Euro.

Il risultato (+92 mln di Euro) è frutto in parte dell’azione del nuovo CdA (Felice Torricelli, Federico Zanon, Chiara Santi, Stefania Vecchia per AltraPsicologia e Laura Recrosio eletta con Cultura e Professione, oggi uscita dal gruppo e attualmente indipendente) e in parte della riduzione dello spread.

Insomma, archiviata la brutta parentesi della gestione Costruire Previdenza/AUPI, l’ENPAP è finalmente tornato ad essere gestito dai liberi professionisti, e i risultati si cominciano a vedere.

L’ottima performance degli investimenti risulta interessante per due motivi: da un lato mette in evidenza ciò che, come AltraPsicologia, abbiamo sempre sostenuto, in Consiglio quando eravamo in minoranza e in campagna elettorale, e cioè che una attenta e prudente gestione degli investimenti porta a risultati concreti in termini economici, e dall’altro, ben più importante, che, a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato, sarà forse possibile redistribuire questo denaro tra gli iscritti aumentandone considerevolmente la pensione. In questo senso è in corso la verifica di fattibilità dell’operazione, di cui a breve ti darò riscontro.

Di seguito cercherò di sintetizzare al massimo le informazioni relative alla situazione economica in essere.

Il totale attuale degli investimenti gestiti dall’ENPAP ammonta a circa 790 mln di Euro ed è distribuito principalmente in tre diverse categorie:

  1. Fondi Immobiliari
  2. Fondi Mobiliari (obbligazionari – principalmente btp italiani)
  3. Liquidità (e Time Deposit)

Qui uno schema che illustra le percentuali relative alla composizione del portafoglio al 23/06/2014:

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FONDI MOBILIARI E LIQUIDITÀ

Per quanto riguarda i Fondi Mobiliari e la Liquidità, che corrispondono a circa l’83% del patrimonio gestito, il valore complessivo attuale (al 23/06/2014) è di circa 658 mln di Euro, a fronte di un costo storico di circa 598 mln di Euro.

Quindi attualmente gli strumenti in nostro possesso, se venduti, produrrebbero una plusvalenza di +60 mln di Euro.

FONDI IMMOBILIARI

Per quanto riguarda invece i Fondi Immobiliari, che corrispondono a circa il 17% del patrimonio gestito, il valore complessivo attuale (al 23/06/2014) è di circa 131,5 mln di Euro, a fronte di un costo storico di circa 131 mln di Euro.

Quindi attualmente gli strumenti in nostro possesso, se venduti, produrrebbero una plusvalenza di +500 mila Euro.

Unica nota stonata, lascito della passata gestione Costruire Previdenza/AUPI e dell’ex Presidente Angelo Arcicasa, rinviato a giudizio per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine sulla compravendita del palazzo di Via della Stamperia, la svalutazione dello stesso immobile e la conseguente perdita di 16 mln di Euro.

Durante l’approvazione del bilancio consuntivo dell’esercizio 2013, infatti, si è proceduto a iscrivere l’immobile, acquistato alla cifra di 55 mln di Euro (44 mln + iva), al valore di 39 mln di Euro, così come indicato nella valutazione ufficiale redatta da un Collegio di consulenti tecnici. Lascia l’amaro in bocca la posizione dei 6 Consiglieri di Indirizzo di Costruire Previdenza/AUPI (oggi fortunatamente una piccola minoranza, tutti eletti nel collegio del Sud Italia, e senza rappresentanza in CdA), che pur di difendere la scellerata iniziativa del loro ex Presidente (indagato per truffa aggravata, ricandidato e fortunatamente non rieletto), sono addirittura arrivati a chiedere se si potesse non tener conto della normativa pur di mantenere inalterato il valore dell’immobile in bilancio, seppure questo fosse di gran lunga inferiore al prezzo pagato. Tuttavia la posizione di AltraPsicologia, oggi maggioranza in Consiglio, è stata quella di approvare il bilancio così come redatto dagli uffici. Ciò ha dunque determinato una perdita netta di 16 mln di Euro, che ci auguriamo sia l’ultimo danno ereditato dalla disastrosa gestione Costruire Previdenza/AUPI.

COMMENTO TECNICO

Per quanto riguarda il buon risultato della gestione dei Fondi Mobiliari, la causa principale della performance risiede nella diminuzione della forbice dello spread tra i btp italiani e i bund tedeschi, che ha determinato una ingente rivalutazione dei sottostanti dei btp di lungo corso e ad “alto” tasso di interesse, largamente presenti nel portafoglio dell’ENPAP. Il rischio possibile è che nei prossimi mesi, passato l’effetto Renzi, lo spread ricominci a crescere e il valore dei btp possa ridursi sensibilmente. Appare dunque fondamentale un’intensa operazione di Risk Management tesa a monitorare costantemente l’intero portafoglio.

Per quanto riguarda invece i Fondi Immobiliari, il risultato positivo, va attribuito principalmente alle operazioni sottoscritte dall’attuale CdA che si è ritrovato a gestire una situazione oggettivamente complessa (3 immobili di tipo trophy) e ha cercato di mettere ordine laddove possibile con operazioni rivelatesi tutte molto efficaci. In particolare vanno evidenziate:

  1. L’estinzione di un mutuo che ha consentito un risparmio netto di 17,5 mln di Euro
  2. La dismissione di ingenti quantitativi di quote di fondi immobiliari acquisite dalla precedente gestione. Da notare che successivamente alla vendita di una parte del Fondo Socrate, le quote hanno perso oltre il 50% del proprio valore.

Solo grazie a queste operazioni è stato possibile ottenere un risultato positivo nel settore immobiliare, altrimenti certamente negativo.

Nonostante la buona performance, restano comunque grandi interrogativi sul reale valore degli immobili. Va infatti detto, che sul prezzo delle quote dei fondi immobiliari pesa soprattutto la stima degli immobili che viene eseguita dai cosiddetti “esperti indipendenti”: soggetti autorizzati dalla Banca d’Italia, ma remunerati dal fondo stesso. Ciò, a mio avviso può creare delle perplessità circa l’attendibilità di tali valutazioni (potete trovare ampi approfondimenti sul tema in rete), ma questo è un altro discorso, di cui magari parleremo più in là. Ad oggi, prendiamo il dato per buono, e riportiamo i prezzi ufficiali che danno gli immobili in leggero calo di valore, compensato però dalle remunerazioni degli affitti.

 

 

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